Gli scienziati lanciano nuovi allarmi sugli organismi creati artificialmente, che costituiscono un rischio per gli esseri umani.
Gli scienziati stanno lanciando nuovi allarmi sugli organismi artificiali le cui molecole costitutive sono immagini speculari di ciò che si trova in natura e potrebbero rappresentare rischi senza precedenti per gli esseri umani, gli animali e l’ambiente che ci circonda e permette di vivere ogni giorno.
Perché è importante non creare organismi artificiali?
Mentre la capacità di creare “vita artificiale” è probabilmente lontana almeno un decennio, i ricercatori hanno già sintetizzato sistemi biologici di immagini speculari che potrebbero essere utilizzati nello sviluppo di nuovi farmaci, ma non solo: la preoccupazione è che i batteri in vitro potrebbero eludere molte difese immunitarie naturali di esseri umani, animali e piante, infettando gli organismi ospiti e replicandosi senza controllo, come ha scritto un gruppo internazionale di 38 importanti ricercatori sulla rivista Science, proprio la scorsa settimana.
“Spinti dalla curiosità e dalle applicazioni plausibili, alcuni ricercatori avevano iniziato a lavorare per creare forme di vita composte interamente da molecole biologiche a immagine speculare”, hanno scritto sulla rivista. “Tali organismi specchio costituirebbero un allontanamento radicale dalla vita conosciuta, e la loro creazione merita un’attenta considerazione”.
Successivamente, gli scienziati hanno chiesto il divieto di creare batteri di questa tipologia, “a meno che non emergano prove convincenti che la vita speculare non rappresenterebbe pericoli straordinari per la vita già esistente”. Hanno esortato le organizzazioni di finanziamento a chiarire che non sosterranno tale lavoro e a garantire che chiunque tenti di creare una vita speculare sia “ostacolato da molteplici passaggi scientificamente impegnativi, costosi e dispendiosi in termini di tempo e ricerca”.
Il DNA e l’RNA sono fatti da nucleotidi “destrimani” e le proteine sono fatte di aminoacidi “mancini”. Le molecole biologiche dell’immagine speculare sarebbero essenzialmente invertite, in una radicale deviazione dalla natura. Gli scienziati scrivono che questa caratteristica consentirebbe loro di eludere le difese naturali e potenzialmente agire come specie invasive in molti ecosistemi.
“Proprio come una specie invasiva con pochi predatori naturali, siamo preoccupati che i batteri “specchio” possano proliferare rapidamente, evolversi e diversificarsi man mano che si diffondono”, hanno scritto. “La presenza persistente e potenzialmente globale di batteri specchio nell’ambiente potrebbe esporre ripetutamente popolazioni umane, animali e vegetali al rischio di infezioni letali”.
I ricercatori che hanno parlato di questi organismi artificiali includevano esperti in biologia sintetica, fisiologia umana, animale e vegetale, ma anche biosicurezza e salute globale.
Insomma, non si scherza con la natura?
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