Mars Rover Perseverance: raggiunta la cima del cratere Jezero

Continua l’esplorazione del Mars Rover Perseverance, arrivato in cima al cratere Jezero, per visitare nuove zone inesplorate.

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Il Mars Rover Perseverance ha trascorso più di tre anni su Marte perlustrando le rocce ed il suolo dell’area, per dimostrare che la vita esisteva un tempo sul pianeta. Alla fine di agosto infatti, Perseverance iniziò una lenta salita fino alla cima del cratere Jezero, dove originariamente atterrò.

L’ardua salita, che ha richiesto ben più di tre mesi, è stata un viaggio pieno di ostacoli pericolosi, ma anche momenti di scoperte eccezionali, mentre il robot a sei ruote si fermava lungo la strada per ispezionare l’ambiente circostante in modo dettagliato, grazie ai suoi molteplici sensori e telecamere.

Mars Rover Perseverance: buone notizie!

Per la precisione, la salita di Perseverance ha coperto circa 1.640 piedi verticali, come conferma il Jet Propulsion Laboratory della NASA in un comunicato stampa della scorsa settimana. Il rover ha poi crestato la cima del bordo del cratere Jezero il 10 dicembre in un luogo che la NASA chiama “Lookout Hill”.

“I nostri conducenti del rover hanno fatto un lavoro straordinario vagando su alcuni dei terreni più difficili che abbiamo incontrato dall’atterraggio”, ha detto Steven Lee, vice project manager di Perseverance, in una dichiarazione ufficiale. “Hanno sviluppato approcci innovativi per superare queste sfide – hanno anche provato a guidare all’indietro per vedere se sarebbe stato d’aiuto – e il rover ha superato tutto come un vero campione”.

Lungo la strada per la vetta di Jezero, Perseverance si è più volte fermato per catturare immagini del vasto cratere e di alcune delle strane geologie lungo le pendici del suo bordo occidentale, scoprendo diverse rocce non ancora mai viste sul pianeta rosso.

Ad esempio, alla fine di agosto, Perseverance si è imbattuto in una strana roccia a strisce, che la NASA chiama “roccia zebrata”, che ha anche rotolato durante la discesa dello stesso rover.

Insomma, attendiamo nuovi dettagli per scoprire altre incredibili scoperte scientifiche su Marte, dove magari un giorno l’uomo andrà davvero, fisicamente.

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