Male male il lancio di SpaceX nel cuore della notte… Esplode la capsula e i detriti in cielo fanno paura ad aeroporti e passanti.
Nel test in volo condotto durante questa notte, nella capsula della nave Starship della SpaceX si è sviluppato un incendio che ha portato alla distruzione del veicolo e si prevede che gli eventuali detriti siano caduti nella zona di sicurezza prevista al momento di pianificare il volo, ma aeroporti con voli dirottati, inquinamento e paura per i passati sono le cose che rimangono.
Esploso lo Starship di SpaceX
L’Amministrazione federale dell’aviazione (Faa) americana ha dichiarato di aver dovuto bloccare o deviare alcuni voli per via di detriti legati all’ultima missione di SpaceX. La Faa ha garantito che il traffico aereo è già tornata alla normalità . Sul sito Flightradar24, si possono vedere aerei in attesa o in cambio di rotta in un’area vicino a Porto Rico.
L’azienda di Elon Musk ha affermato di aver perso il segnale con la capsula della navicella Starship, che ha effettuato il suo settimo test di volo. “L’indicazione preliminare è che avevamo una perdita di ossigeno/carburante nella cavità sopra il firewall del motore della nave, che era abbastanza grande da creare una pressione in eccesso rispetto alla capacità di sfiato”.
L’esplosione interna che ha distrutto lo stadio superiore del veicolo Starship di SpaceX ieri (16 gennaio), è stata probabilmente causata da una perdita, ha confermato il CEO Elon Musk.
Starship è stata lanciata ieri pomeriggio dal sito Starbase di SpaceX nel sud del Texas, dando il via al settimo test di volo del megarazzo alto 403 piedi (123 metri).
Inoltre, come osservano diverse testate giornalistiche USA, ci sono stati momenti di panico, dato che i detriti in caduta ed in fiamme, sono rimasti visibili per centinaia di kilometri di distanza.
Inquinamento del suolo e dell’aria
Quello di cui spesso non si tiene conto, è l’inquinamento… Infatti, uno studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters di questo giugno, ha rilevato che le concentrazioni di ossidi di alluminio nella mesosfera e nella stratosfera, ovvero i due strati atmosferici sopra lo strato più basso, la troposfera, potrebbero aumentare del 650% nei prossimi decenni a causa dell’aumento del reinserimento di spazzatura spaziale. Un tale aumento potrebbe causare un esaurimento dell’ozono “potenzialmente significativo”, ha concluso lo studio.
Un altro studio invece, pubblicato un anno prima e scritto da un team degli Stati Uniti della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), ha concluso che l’aumento previsto dei lanci di razzi che producono fuliggine avrà un effetto simile sull’esaurimento dell’ozono. Insomma, all’estinzione del genere umano e alla protezione atmosferica del nostro pianeta.
La maggior parte dei razzi in uso ad oggi, funziona con combustibili fossili e rilascia fuliggine, che assorbe calore e potrebbe aumentare le temperature nei livelli superiori dell’atmosfera terrestre. L’incenerimento atmosferico dei satelliti produce ossidi di alluminio, che possono anche alterare il bilancio termico del pianeta. Entrambi i tipi di emissioni hanno anche il potenziale per distruggere l’ozono, il gas protettivo che impedisce alle pericolose radiazioni ultraviolette (UV) di raggiungere la superficie terrestre, suggeriscono gli studi.